VENEZUELA LIBRE

Thursday, August 03, 2006

VENEZUELA LIBRE

castro vivo o Castro morto ?
Vedo che il mondo impazzisce per sapere con certezza notizie del peggior dittatore che la storia contemporanea ricordi, FIDEL CASTRO.
In realtá non é difficile sapere come in realtá stanno le cose. Non é certo la falsa tranquillitá in cui vivono i cubani un segno certo della salute del vecchio carnefice né gli eccessivi festeggiamenti degli esuli rifugiati in Miami la maggior parte dei quali non sogna per nulla un rientro alla isola bensí un buon gruzzolo in dollari da godersi nelle soleggiate e libere spiaggie dei caraibi dello zio Sam.
Facile avrebbe detto l'inneffabile Sherlok Holmes segui le piste dell'erede e troverai la veritá.
Hugo Chavez, attuale dittatore del Venezuela e futuro erede dell'impero di Castro viaggia tranquillo fra il Vietnam e il centro Africa raccogliendo o meglio comprando voti per il posto al quale aspira nel consiglio di sicurezza della ONU pertanto " tutto sotto controllo mentre il fratello Raul Castro......... cioé colui sulle spalle ricade il controllo del governo provvisorio tace " Certo tace perché sá che il vero e l'unico erede é in viaggio di affari.
Fidel,il vecchio dittatore per adesso vive ed é ancora prematura la frase " Morto il re , viva il re "
SALVIAMO VENEZUELA

Wednesday, May 10, 2006

VENEZUELA LIBRE

Caracas 10 Maggio 2006

" VIS A VI "

Restano solo poche ore all'incontro fra Sua Santitá il Papa Benedetto XVI e il "presidente" della republica del Venezuela, incontro fra colui che rappresenta il successore di Cristo e un ex militare condannato per un intento di ribellione, rivolta nella quale perdettero la vita centinaia di innocenti. Non solo, colui al quale si rivolgono oltre mille milioni di cattolici in attesa di una benedizione e una parola di conforto vedrá di fronte a sé un governante che durante gli ultimi sette anni ha aperto le porte della sua patria, Venezuela, alla indegna penetrazione castrista.

Hugo Chavez porta a Sua Santitá un messaggio di "pace" e un grosso "dossier" sugli esiti della sua rivoluzione nel campo della educazione, medicina e riduzione delle fascie di povertá nella tribolata nazione sud americana. Sicuramente gli studi che verranno presentati come realtá e le immagini di un popolo felice saranno il corollario del fascicolo creato su misura da chi ha sempre negato la esistenza di religione alcuna o altra ideologia che non sia la castrista.

Vorrei domandare ai sacerdoti delle infinite parrocchie che esistono in Venezuela
-Secondo Voi la fame, é realmente diminuita negli ultimi sette anni ?
-Sono migliorate le condizioni assistenziali della popolazione ?
-É aumentato il benessere generale della popolazione ?
E soprattutto la domanda piú importante
-Oggi, grazie alla denominata rivoluzione castrista sono stati eliminati i privilegi sociali che tanto danno hanno fatto, secondo lo stesso Chavez nel passato ?

Non é necessario eseguire indagini statistiche profonde, la risposta dei sacerdoti, di coloro che hanno maggior contatto con la popolazione piú umile sarebbe sicuramente un " NO ! "

E allora ? Cosa ha fatto Hugo Chavez e il suo progetto fanta rivoluzionario con i 550.000.000 milioni di dollari di ingressi per esportazioni di crudo negli ultimi sette anni ? Cosa ha fatto se non ingrassare le giá pingui riserve del regime preparandole a far fronte a qualunque evenienza. Per esempio per resistere a uno sciopero generale della popolazione dovuto a un possibile broglio elettorale. O ad una caduta dei prezzi del petrolio se pur momentanea gia che tutta la politica della " rivoluzione " non é in realtá una ideologia bensí il comprare, il corrompere coscienze tanto nel piano nazionale che internazionale.

Sino ad oggi le immense entrate della rivoluzione sono servite unicamente per dare nuova vita al dittatore cubano Fidel Castro e non solo, permettergli esportare la ideologia stalinista al resto del continente. Hugo Chavez fedele alunno del vecchio e terribile dittatore si presenta come difensore della fascia piú umile della umanitá peró nelle sue mani si nasconde il coltello con il quale condanna a morte centinaia di migliaia di esseri umani ogni volta che propone in seno alla OPEP una riduzione della estrazione degli idrocarburi per aumentarne il costo.

In tutte le riunioni internazionali critica la politica nord americana dichiarandoli nemici della umanitá e causanti delle guerre nel mondo e a G.W.Bush come assassino e genocida peró lui stesso utilizza il petrolio come arma strategica minacciando costantemente la razza umana e la sua vera libertá, la democrazia. Oggi tanto il continente africano come l'asiatico due fra i piú poveri della terra soffrono atroci conseguenze per l'altissimo costo del petrolio, non é questo forse la peggior arma di distruzione globale che si conosca ?

Quando si troveranno di fronte lo sguardo sereno di Sua Santitá e il volto di Chavez in realtá chi vedrá difronte a se il Santo Padre sará la immagine di Fidel Castro, vero signore e padrone di Cuba, Venezuela e Bolivia attualmente.

Maria Luz Fdc

Saturday, May 06, 2006

VENEZUELA LIBRE

Caracas 6 Maggio 2006

" EGO TE ABSOLVO.........."

Una pubblica teatrale assoluzione é la intenzione con la quale il tenente colonnello Hugo Chavez passato da militare ribelle a presidente della republica si reca ad una udienza in Roma con Sua Santitá il Papa Benedetto XVI.

É evidente il suo disprezzo per la religione cattolica e qualunque altra possa intralciare i suoi piani di fagocitare il sud america con la tanto pùbblicizzata " Rivoluzione bolivariana " una falsa copia della ancor piú triste dittatura castrista. Lo ha dimostrato con i suoi continui attacchi alla struttura clericale fomentando la ribellione e le divisioni interne. Lo ha dimostrato offendendo in forma volgare attraverso i grigi personaggi del suo potere politico la memoria di un sacerdote recentemente assassinato. Lo ha dimostrato aizzando i gruppi bolivariani contro le pacifiche dimostrazioni di coloro che democraticamente e paificamente facevano valere i loro diritti. E infine lo ha dimostrato beffandosi della figura del Redentore utilizzandola in forma vergognosamente politica.

Una pubblica assoluzione é quello di cui ha bisogno Hugo Chavez il quale sá bene che il 90 % della popolazione venezuelana é cattolica praticante e lui, l'apprendista e sempre aquiescente alunno di Fidel Castro ha un disperato bisogno di raggiungere i famosi 10 milioni di voti che ha promesso a se stesso e a tutti coloro che dubitano della sua onestitá elettorale. Sicuramente giunto l'istante in cui Sua Santitá gli concederá la benedizione volterá la vista verso le telecamere appostate e il suo sguardo sornione dirá: Missione compiuta, una buona quantitá di cattolici voteranno per me.

No " EGO NO TE ABSOLVO ".
Io, in rappresentanza di quella parte del popolo del Venezuela che tace per timore di rappresaglie, per il terrore di essere condannati dal regime, per l'orrore di essere esclusi dalla orgia economica che si stá consumando, io non ti assolvo dei peccati commessi, peccati che tutti i giorni appaiono segnalati sui giornali nazionali di grande tiratura.
Ricordiamoli:

11-04-2002
Marcia della libertá, sfilarono protestando contro il regime oltre un milione di persone, decine di morti, centinaia di feriti, nessun condannato. 4 Imputati filamti durante la sparatoria sono oggi liberi e dichiarati eroi nazionali della rivoluzione.
06-12-2002
Piazza Altamira o piazza della Libertá Caracas.
Un uomo scaricó ripetutamente la sua arma contro la folla causando alcuni morti e numerosi feriti. Solo poche ore prima l'assassino fú filmato al lato di uno dei personaggi piú influenti del regime il tutto poi negato da quest'ultimo. L'assassino é stato condannato e non ha mai dato ragioni valide del suo atto criminale.
16-02-2003
Quattro giovani soldati che facevano parte del gruppo di militari non conformi con la politica ufficiale riuniti nella piazza Altamira sono sequestrati e i loro cadaveri sono trovati alcuni giorni dopo insieme a quello della fidanzata di uno di essi. Sono evidenti le tracce di una esecuzione. Alcuni detenuti, accuse lanciate senza nessun risultato.
27-02-2004
Marcia della opposizione durante la riunione del G 15 in Caracas, la marcia é repressa con tale violenza che causa la morte di due manifestanti e di ventiuno feriti. Nessun detenuto o indiziato anche se esistono prove balistiche dei cadaveri.
16-08-2004
Una manifestazione pacifica della opposizione é affrontata da elementi armati appartenenti al regime che sparano sulla folla causando una morte e lesioni gravi a 8 persone. Nella attualitá coloro che commisero il crimine sono stati esonerati per mancanza di prove giá che le prove e i video registrati al momento del fatto non costituiscono secondo il tribunale " rivoluzionario " prova valida seguendo le linee di interpretazione della sentenza emessa sui fatti del 11-4-2002.
04-05-2006
L'avocato della famiglia e zio dei fratellini Faddoul trucidati a seguito di un sequestro denuncia pubblicamente durante una intervista televisiva che i ragazzi sono stati mantenuti dai sequestratori in un "barrio" baraccopoli che circondano la cittá capitale per ben 40 giorni e che considerato il tipo di organizzazione sociale che esiste in tali conglomerati la popolazione locale conosceva la situazione e dovuto all'odio di classe propugnato dalla rivoluzione la legge della omertá ha prevalso sulla vita dei tre giovani e dell'autista che li accompagnava.

Sua Santitá avrá avuto notizie dei prigionieri politici o di coloro che marciscono tuttora nelle carceri venezuelane per commettere delitto di opinione ?

Per quanto sopra e per altre atrocitá commesse io dico " Ego no te absolvo " e spero che il pronome latino EGO rappresenti quella grande maggioranza che nelle prossime elezioni presidenziali a realizzazrsi in Venezuela nel prossimo mese di Dicembre votino o non votino per castigare e non per assolvere l'attuale regime e il suo presidente.

Mi perdoni Sua Santitá se queste parole contraddicono l'autentico spirito cristiano, lo spirito del perdono e della riconciliazione, peró considero che per ottenere il beneficio del perdono Divino una delle condizioni " Sine qua non " é la necessaria intenzione della redenzione dei peccati commessi idea ben lungi dai principi rivoluzionari castro-bolivariani.

In definitiva " EGO NO TE ABSOLVO "

Maria Luz FdC

Wednesday, May 03, 2006

VENEZUELA LIBRE

AL COMPAGNO MINÁ.

Caro Miná, scusasse la superbia Sua Eccellenza Gianni Miná per dirigermi a Voi cosí familiarmente giá che presto sarete " forse " nel governo Unione e pertanto nel firmamento sognato da molti, moltissimi italiani soprattutto il 27 di ogni mese meglio conosciuto come San Paganino.

" I have a dream " Ve lo ricordate eccellenza ? Uno dei nostri direte voi, uno di quelli che, testicoli a parte ce la mise tutta e vinse, si vinse e riuscí a costruire quello che oggi un tal Hugo Chavez, profondo nella ignoranza e nella invidia crepa definisce come " L'impero del Male ".

Dicevamo dunque eccellenza Miná " I have a dream " di quelli allo stile Yankees in tecnicolor e con magnascope, un sogno grandioso per una italia, perdon, una italietta, che riunita in 500.000 nelle piazze, strade, portici, festeggiava il nuovo compleanno della indimenticabile e omnipresente CGIL. Tutti rossi sua eccellenza, tutti rossi dalla testa ai piedi sfoggiando le 500.000 magliette rosse inviate " gratis et amore Dei " dal generoso, anzi generosissimo compagno Hugo. Tutte belle, tutte rosse con stampato da un lato la foto del Ché, il terribile se pur bravo ragazzo mandato poi ad assassinare dal compagno Fidel e dall'altro chiaro, la foto del generoso, del meglio conosicuto in sud america come Babbo Natale o meglio babbo Hugo.

Perbacco a qualcosa servono pure le valigie diplomatiche !

Nel mio sogno, compagno Miná le nuove 500.000 camicie rosse, Lei Don Giuseppe Garibaldi faccia il piacere di non agitarsi nel sepolcro, marciavano su Roma la cittá eterna al suono dei corazzieri e dei bersaglieri. Che festa onorevole ! Che sogno ! Cosí si fonda una republica ! Cosí fece Castro e cosí ha fatto Hugo Chavez il quale giustamente per non inmiscuirsi negli eventi elettorali dei paesi limitrofi, vedi Perú, Nicaragua, Ecuador, Bolivia ha fatto partire navi e navi di greggio per ripartire a quei poveretti. Chiaro eccellenza, solo alcuni poveri, quelli che come 500.000 italiani si sono idiotizzati indossando una maglietta rossa " Made in Venezuela " nella speranza forse che anche alla pompa di benzina all'angolo di casa arrivino le cisterne di Babbo Natale perdon papá Hugo.

Modena, Bolgna, Carpi, Reggio ecc ecc saranno sicuramente favorite dalle cisterne venezuelane che scaricheranno il benvenuto combustibile rivoluzionario. E tutti felici, tutti sorridenti agitando le mani, stretto il pugno e gridando " uh..........ah............ Chavez non se ne vá " e qualcuno piú intrepido " uh .........ah.............Prodi resterá se Miná lo aiuterá "

" I have a dream " eccellenza che bello era tutto rosso, tutto gratis e come avrebbe chiuso il grande Totó o principe De Curtis " Ma per il resto a me che me ne..............". La prego dorma tranquillo e... sogni, sogni d'oro che fra Hugo, Fidel, e Evo Morales loro provvederanno a tutto.

Maria Luz FdC

Sunday, April 30, 2006

VENEZUELA LIBRE

Caracas 30 Aprile 2006

LA NOTTE DELLE BEFFE

Queste ultime notti, i malviventi lavorano di notte, sono state particolarmente intense per il regime castro-dittatoriale venezuelano:

-É stato nominato il nuovo ente che sará arbitro delle prossime elezioni presidenziali
-É stata attaccata ignobilmente la chiesa cattolica attraverso la volgarizzazione di un orrendo crimine
-É stato pugnalato vigliaccamente un trattato economico con il ritiro della Comunita andina delle Nazioni del Venezuela, uno dei suoi membri piú importanti sia sotto l'aspetto economico come del geografico
-É stato offeso un paese amico, Perú, nella figura del suo presidente Signor Toledo il quale secondo dichiarazioni recenti di Hugo Chavez é come Alan Garcia attualmente candidato nelle prossime presidenziali peruane " Un ladro e truffatore "
-É rinforzata la alleanza strategica con IRAN con le costanti dichiarazioni di appoggio alla politica nucleare del paese islamico.

In poche parole chi piú ne ha piú ne metta e con questo bagaglio o meglio con queste attualizzate referenze Hugo Chavez, militare ribelle ora presidente della republica del Venezuela, si presenterá nei prossimi giorni in Austria alla riunione annuale dei capi di stato europei e sud americani. Ignoro quali saranno i temi previsti nelle agende peró immagino che ad essi non potrá mancare le referenze sulla pace mondiale, la libertá, la giustizia sociale il tutto basato su uno scambio di informazioni leale e sincero.

Lealtá, sinceritá, rispetto delle opinioni avverse e sopratutto rispetto della dignitá umana sono le caratteristiche principali che si evidenziano nel dossier Chavez-Venezuela. Mi chiedo con che coraggio il signor Chavez potrá affrontare il microfono e offrire il suo rituale di menzogne o veritá addomesticate ai partecipanti a tale riunione.

Con che coraggio potrá parlare di pace quando in tutti i suoi discorsi oramai quasi giornalieri allo stile fidelista lancia accuse a tutti coloro che non concordano con i suoi piani di governo, piani che si traducono poi in un solo obbiettivo governare " ad aeternum " cosi come lo ha fatto Castro a spese delle migliaia di cubani morti nelle traversate per raggiungere coste continentali fuori dalle grinfie del dittatore?

Come potrá parlare di pace quando nella sua alleanza politica e militare esistono solo nazioni che con il loro atteggiamento hanno incoraggiato la guerra piú atroce, la guerriglia e il terrorismo. Iran, Siria, Cuba, e anteriormente Irak o Yemen sono gli alleati strategici di una dichiarata sinistra che in realtá é solo una volgare dittatura mascherata di populismo ?

Vedremo i risultati o meglio leggeremo o ascolteremo i discorsi che come sempre lasceranno le cose esattamente al punto di partenza peró con il sapore amaro della beffa. Dopodiché il lider adesso viaggiatore del processo rivoluzionario bolivariano Hugo Chavez si recherá in Italia dove aspira ad incontrarsi con Sua Santitá il Papa Benedetto XVI e chiaramente con il nuovo governo di sinistra condotto dal rinato Signor Bertinotti, dico rinato perché da tempo lui e il suo partito giacevano nella ibernazione della criogenia.

Mi chiedo la faccia che presenterá il presidente venezuelano quando salutando al Santo Padre quest'ultimo gli chiederá notizie sul sacerdote ucciso piú e piú volte nella citta di Caracas. Si,si puó uccidere un uomo piú volte, e cosí é successo al padre Piñango, assassinato fisicamente dal suo carnefice poi posto alla berlina dal regime attraverso le dichiarazioni rilasciate dal fiscale generale della republica il quale in un racconto denso di lugubri e sordidi dettagli affermava " Il padre Piñango a causa della criticabile condotta é stato la causa della sua propria morte ". IL burattino del ventriluoquo Hugo Chavez ha dichiara apertamente e publicamente il suo disprezzo per tutti coloro che non sono la copia esatta dell'apprendista dittatore:
-Forti di fisico e di poche ma salde convinzioni, resistenti alle intemperie, e sopratutto intolleranti con chi possa rappresentare una visione diversa.

Si ! Sua Santitá, opprimere le minoranze, distruggere le differenze, schiacciare coloro che per volontá intelligenza o sforzo personale cercano di primeggiare. Livellare il tutto verso il basso é molto piú facile da dominare. Comprenderá la lezione il Signor Bertinotti ? o il suo capo l'onorevole Prodi ? Se cosí non fosse sará diponibile anche se solo per alcune ore Hugo Chavez maestro di dialettica popolare e populista.

Maria Luz FdC

Wednesday, April 26, 2006

VENEZUELA LIBRE

SUPPLICA ALLA NEO DIPUTATA " UNIONE " MARISA BAFILE.

Caracas 25 Aprile 2006

Gentile Signora,
mi perdonino i fondatori della Republica Italiana se oggi, anno di grazia 2006 mi permetto inviare una " supplica ", usanza molto in voga ai tempi di pulcinella o " franceschiello " Peró come far giungere la nostra voce a coloro che dall'alto di palazzo Madama affermano che il miglior futuro dell'Italia é il cammino rivoluzionario alla sitle chavista ? Molte sono state le note, le lettere aperte, gli articoli senza risposta per cui " LA SUPPLICA "

Due figure privilegiate nel nuovo gabinetto Prodi sono i Signori Bertinotti e il suo prode scudiero diputato Caruso il quale ha suggerito che la successione del Presidente Ciampi sia per un ex comunista che secondo parole poi dello stesso Bertinotti e di Caruso dovrá aprire il cammino o meglio il "ponte fra il governo e il popolo"

Gentile Signora, in una sua intervista pubblicata nel "Nazionale" giornale di prima linea in Venezuela Lei afferma di aver raggiunto un alto indice di votazione utilizzando durante la sua campagna la necessitá assoluta di riconoscere agli italiani residenti all'estero lo stesso trattamento pensionistico e sociale dei cittadini che risiedono in patria. Eccellente !!!! Da ben cinque anni attraverso i nostri articoli stiamo spingendo in tal senso e unicamente il Partito Liberale ha raccolto la nostra voce strano, ma vero, oggi la unione all'estero ne fá un vessillo. Ci auguriamo abbia miglior fortuna soprattutto perche:

Quí in Venezuela dove il regime di Hugo Chavez ha ricevuto in sette anni ben 500.000 milioni di dollari per esportazioni di greggio la assistenza sociale é ridotta ai minini termini tale come avviene nei piú poveri paesi africani. Ospedali senza né mezzi né medicine, medici disperati per non disporre delle attrezzature indispensabili, strutture fisiche cioé costruzioni in pieno stato di abbandono, feriti e pazienti trasportati da un centro assistenziale a un altro in attesa di morire dentro le ambulanze. É forse questo che vogliamo per l'Italia??? É questo a cui aspirano i pensionati ai quali la unica assistenza possibile é quella dello stato ??

Quí in Venezuela gentile Signora si é scatenata una lotta che inizialmente politica ha contagiato tutta la popolazione, giorno dopo giorno, esecuzione dopo esecuzione cadono cittadini di ogni tipo, sesso, etá, condizione sociale sotto la mannaia della delinquenza organizzata la quale nei sette anni del governo rivoluzionario di Chavez ha falciato la vita di 68.000 cittadini i quali forse superano in numero i caduti della tanto criticata guerra in Irak. É questo a cui aspira il Signor Bertinotti al comando della nave " Unione " sicuramente diretta solo con la mano sinistra e per un corsaro con la benda sui due occhi giá che non riesce a distinguere fra uno stato democratico secondo il concetto piú moderno della identificazione politica e uno di ispirazione castrista con evidenti tracce di teocratismo solo oggi vigente nella sfortunata america latina e in alcuni paesi islamici.

Una differenza spero esista tuttora fra Lei, il Signor Bertinotti, il diputato Caruso e uomini come coloro che appartengono al clan dei gerarchi bolivariani, la coscienza.
Questi ultimi, i mal definiti bolivariani e meglio identificati come neo-castristi hanno creato una macchina destinata a distruggere una nazione iniziando dalle sue piú profonde radici. Chi puó dimenticare gli attacchi alla statua di Cristoforo Colombo o a statue della Madonna che hanno fatto parte per decine di anni del patrimonio artistico della nazione sud americana. Chi puó dimenticare la eterna processione dei fantasmi di coloro che giustiziati per la violenza propugnata di un regime oggi vagano insepolti nei cimiteri urbani di questa disgraziata nazione.

E la giustizia ? Quale giustizia mi chiedo se una altissima percentuale dei crimini piú terrificanti sono commessi da membri attivi delle forze dell'ordine, polizia, grardia nazionale o appartenenti all'esercito nazionale. Crimini e impunitá due prodotti della rivoluzione neo-castrista importata e oramai tristemente radicata in Venezuela

Mi creda gentile Signora, la mia supplica era solo destinata a sapere se la coscienza del Signor Bertinotti o del diputato Caruso potranno superare i milioni di lacrime che saranno l'unico ricordo di questo triste regime. Se la risposta sará " SI " dovró riprendere la mia unica ereditá, la valigetta di modesta emigrante e rompere il sogno di un biglietto di ritorno, di un rifugio anche solo temporale per poi reiniziare la lotta della libertá.

Se la risposta e " NO " la prego me lo faccia sapere per poter sognare ancora con una Italia libera e giusta e soprattutto lo faccia sapere al Signor Bertinotti al quale auguro possa rettificare il pìú rapidamente possibile le dichiarazioni rilasciate al GIORNALE, dichiarazioni che riporto in calce.

Venezuela oggi alleata militarmente ed economicamente con Iran si prepara a difendersi da una invasione............ sic ?? nord americana e ad aiutare gli iraniani in caso siano attaccati da forze straniere a causa dei conosciuti problemi su possibili armi nucleari. Uno dei punti della campagna é stato giustamente quello delle nostre truppe in Iraq e del loro prossimo rientro, saranno gli italiani preparati a mandare i loro figli ad una guerra in difesa degli iraniani cosí come Hugo Chavez ha preparato un milione di riservisti equivalenti alle arcinote SS naziste o ai " bombers´s" palestinesi o iraniani, o irakeni, o sauditi solo attenti alla voce del lider politico ?

La prego Signora, ci pensi profondamente e credo sia sufficente una vista panoramica ci ció che la circonda attualmente per rendersi conto del tremendo pericolo nel quale si trova oggi l'Italia.

Maria Luz FdC

Apertura di prima pagina (a nove colonne) de 'Il
> Giornale':
>
> occhiello: Ottenuto il via libera per la presidenza
> della Camera, Fausto lancia la via sudamericana per la
> 'rinascita' del Paese. E il suo deputato Caruso chiede
> una maxi amnistia.
> TITOLO: bertinotti da' la linea a Prodi: fai come
> Lula.
> Sommario: Il capo del Prc indica i suoi modelli di
> governo: il leader brasiliano e Chavez. E per il
> dopo-Ciampi propone un ex Pci.
> (servizi alle pagine 2-3-4)
> a pagina tre, secondo 'Il Giornale': ''L'Unione - ha
> detto Bertinotti - dovra' essere il ponte tra il
> governo e il popolo, si dovra' favorire la costituente
> di un popolo. L'ispirazione riformatrice dell'Unione
> dovra' favorire l'individuazione di una nuova
> fisionomia di societa' da trasmettere al Paese'.
> 'Il Giornale' prosegue cosi', riferendo in modo un po'
> riassunto e un po' virgolettato le dichiarazioni di
> Bertinotti, nello stesso articolo:
> E dagli esempi, pur contraddittori di Lula in Brasile
> e Chavez in Venezuela si dovra' prendere senz'altro
> 'la capacita' di suscitare energia, l'idea della
> rinascita, della ricostruzione di un popolo (...)'.
> ('Il Giornale' pubblica, sempre a pag.3, foto e brevi
> biografie di Lula e Chavez).
>

Sunday, April 23, 2006

VENEZUELA LIBRE

Caracas 23 Aprile 2006

" PATRIMONIO DELLA UMANITÁ "

"Patrimonio della umanitá" é sicuramente una delle frasi piú di moda nel convulso e violento secolo attuale. Patrimonio della umanitá significa uno scudo intangibile che dovrebbe proteggere i valori piú universali tanto naturali sia come risultato della infinita capacitá umana di creare.

Patrimonio della umanitá significa un luogo geografico, una cultura, una espressione artistica che pongono l'uomo al di sopra della violenza, l'egoismo, la guerra, la brutalitá con le quali abbiamo transitato sino ad ora peró significa anche LIBERTÁ DI PENSIERO E DI ESPRESSIONE, UGUAGLIANZA NEI DIRITTI FONDAMENTALI, GIUSTIZIA E FRATELLANZA SOCIALE.

Patrimonio della umanitá é infine ció che permette e tutti indisciminatamente vivere nella dignitá umana e non sepolti nelle carceri della POVERTÁ madre della IGNORANZA e della INGIUSTIZIA.

Nella attualitá il 90% degli esseri umani vive nella angoscia di quando e dove potrebbe scoppiare un conflitto bellico a causa del pètrolio, fonte quasi esclusiva per soddisfare le necessitá energetiche del pianeta. Da un lato il 90 % degli abitanti della terra dall'altro i pochi baroni degli idrocarburi i quali possono determinare riunendosi in ristretto cenacolo la quantitá, la qualitá e il prezzo che dovrá pagare la umanitá per accedere al diritto di vivere degnamente.

Certo, molti, moltissimi possono pagare i prezzi o meglio i balzelli imposti dai baroni: Nord america, canadá, europa in generale e alcuni paesi asiatici, peró le altre migliaia di milioni di persone ?
Gli africani, molti moltissimi asiatici, coloro che a stento sopravvivono in centro e sud america, per loro non esiste forse il diritto a una vita degna o decente ? O dovremo come sempre desviare la vista quando ci cade sulle innumerevoli fotografie della povertá piú lacerante e indegna. É facile non vedere peró il mostro la povertá, la mancanza di energia, continua a sarificare vittime ogni secondo che passa.

Uno dei baroni del petrolio, Hugo Chavez dichiaró che la vergogna del mondo era il grido lacerante di sette bambini che muoiono ogni minuto a causa della fame. Sicuramente la scarsa profonditá culturale non gli ha permesso analizzare che tale fame, tali condizioni infraumane sono causate dall'altissimo costo della energia necessaria per muovere ció che ci provvede di acqua, luce, trasporto e con essi la agricoltura moderna.

Attualmente i baroni del petrolio e fra essi si é infiltrato Fidel Castro hanno compreso che la arma piú potente é il dominio della energia, il petrolio, e aumentando progressivamente i prezzi hanno dichiarato la guerra al mondo occidentale inginocchiando il sistema economico e produttivo tanto degli USA come della UE. La allenza formata fra Venezuela e Iran, due paesi dotati delle riserve strategiche di greggio piú grandi del mondo servirá giustamente per dominare il "cartel" energetico e conseguire ció che Chavez e Castro hanno sempre cercato, portare il prezzo del petrolio a livelli insostenibili per coloro che non si pieghino alla fanta-politica militarista e dittatoriale.

In una rappresentazione tanto teatrale come ridicola Hugo Chavez durante una sessione nell'anfiteatro della ONU contava i secondi durante i quali morivano ben sette bambini e contemporaneamente dava istruzioni per proporre nelle riunioni della OPEP di diminuire la produzione del crudo a livello mondiale e permettere cosí un aumento dei prezzi energetici. CHE INFAMIA !!.

Il diritto alla vita e alla dignitá umana é senza nessun dubbio patrimonio della umanitá e sicuramente il piú importante cosí come i mezzi per raggiungerlo sono parte di esso. La energia e con essa i mezzi per produrla devono essere considerati come base di tale patrimonio e pertanto appartenenti`per diritto a tutta la umanitá.

É evidente che non si tratta di impadronirsi di punti geografici di estrazione giá che entreremmo in conflitto con i principi della territorialitá o della proprietá dipendendo dei casi peró evidenziamo la necessitá urgente di formare un organismo a livello mondiale che affiancato o forse integrato nella ONU possa determinare in forma inappellabile e obbligante i prezzi di commercializzazione del greggio rispettando i diritti delle nazioni produttrici e quelli ancor piú importanti dei popoli consumatori.

Eliminare infine tutti coloro che speculando sui diritti umani fondamentali li utlizzano per ragioni politiche o di lucro personale e sopratutto impedire che i conosciuti baroni del petrolio possano continuare ad utilizzare la vitale energia come arma strategica e senza nessuna pietá.

Maria Luz FdC

VENEZUELA LIBRE

Caracas 23 Aprile 2006

" PATRIMONIO DELLA UMANITÁ "

"Patrimonio della umanitá" é sicuramente una delle frasi piú di moda nel convulso e violento secolo attuale. Patrimonio della umanitá significa uno scudo intangibile che dovrebbe proteggere i valori piú universali tanto naturali sia come risultato della infinita capacitá umana di creare.

Patrimonio della umanitá significa un luogo geografico, una cultura, una espressione artistica che pongono l'uomo al di sopra della violenza, l'egoismo, la guerra, la brutalitá con le quali abbiamo transitato sino ad ora peró significa anche LIBERTÁ DI PENSIERO E DI ESPRESSIONE, UGUAGLIANZA NEI DIRITTI FONDAMENTALI, GIUSTIZIA E FRATELLANZA SOCIALE.

Patrimonio della umanitá é infine ció che permette e tutti indisciminatamente vivere nella dignitá umana e non sepolti nelle carceri della POVERTÁ madre della IGNORANZA e della INGIUSTIZIA.

Nella attualitá il 90% degli esseri umani vive nella angoscia di quando e dove potrebbe scoppiare un conflitto bellico a causa del pètrolio, fonte quasi esclusiva per soddisfare le necessitá energetiche del pianeta. Da un lato il 90 % degli abitanti della terra dall'altro i pochi baroni degli idrocarburi i quali possono determinare riunendosi in ristretto cenacolo la quantitá, la qualitá e il prezzo che dovrá pagare la umanitá per accedere al diritto di vivere degnamente.

Certo, molti, moltissimi possono pagare i prezzi o meglio i balzelli imposti dai baroni: Nord america, canadá, europa in generale e alcuni paesi asiatici, peró le altre migliaia di milioni di persone ?
Gli africani, molti moltissimi asiatici, coloro che a stento sopravvivono in centro e sud america, per loro non esiste forse il diritto a una vita degna o decente ? O dovremo come sempre desviare la vista quando ci cade sulle innumerevoli fotografie della povertá piú lacerante e indegna. É facile non vedere peró il mostro la povertá, la mancanza di energia, continua a sarificare vittime ogni secondo che passa.

Uno dei baroni del petrolio, Hugo Chavez dichiaró che la vergogna del mondo era il grido lacerante di sette bambini che muoiono ogni minuto a causa della fame. Sicuramente la scarsa profonditá culturale non gli ha permesso analizzare che tale fame, tali condizioni infraumane sono causate dall'altissimo costo della energia necessaria per muovere ció che ci provvede di acqua, luce, trasporto e con essi la agricoltura moderna.

Attualmente i baroni del petrolio e fra essi si é infiltrato Fidel Castro hanno compreso che la arma piú potente é il dominio della energia, il petrolio, e aumentando progressivamente i prezzi hanno dichiarato la guerra al mondo occidentale inginocchiando il sistema economico e produttivo tanto degli USA come della UE. La allenza formata fra Venezuela e Iran, due paesi dotati delle riserve strategiche di greggio piú grandi del mondo servirá giustamente per dominare il "cartel" energetico e conseguire ció che Chavez e Castro hanno sempre cercato, portare il prezzo del petrolio a livelli insostenibili per coloro che non si pieghino alla fanta-politica militarista e dittatoriale.

In una rappresentazione tanto teatrale come ridicola Hugo Chavez durante una sessione nell'anfiteatro della ONU contava i secondi durante i quali morivano ben sette bambini e contemporaneamente dava istruzioni per proporre nelle riunioni della OPEP di diminuire la produzione del crudo a livello mondiale e permettere cosí un aumento dei prezzi energetici. CHE INFAMIA !!.

Il diritto alla vita e alla dignitá umana é senza nessun dubbio patrimonio della umanitá e sicuramente il piú importante cosí come i mezzi per raggiungerlo sono parte di esso. La energia e con essa i mezzi per produrla devono essere considerati come base di tale patrimonio e pertanto appartenenti`per diritto a tutta la umanitá.

É evidente che non si tratta di impadronirsi di punti geografici di estrazione giá che entreremmo in conflitto con i principi della territorialitá o della proprietá dipendendo dei casi peró evidenziamo la necessitá urgente di formare un organismo a livello mondiale che affiancato o forse integrato nella ONU possa determinare in forma inappellabile e obbligante i prezzi di commercializzazione del greggio rispettando i diritti delle nazioni produttrici e quelli ancor piú importanti dei popoli consumatori.

Eliminare infine tutti coloro che speculando sui diritti umani fondamentali li utlizzano per ragioni politiche o di lucro personale e sopratutto impedire che i conosciuti baroni del petrolio possano continuare ad utilizzare la vitale energia come arma strategica e senza nessuna pietá.

Maria Luz FdC